I laboratori vogliono rappresentare un
momento di confronto, di scambio di idee, di conoscenze, di modalità di
intervento. Hanno come obiettivo quello di costruire un bagaglio esperienziale
comune, una formazione tra pari fondata sulla riflessione e lo scambio di buone
pratiche.
In particolare, quelli di ottobre sono
stati pensati per affrontare le sfide relative all’acquisizione di quelle
competenze e abilità necessarie da parte degli adolescenti per poter gestire la
propria emotività e le relazioni sociali.
Dietro a ciascun laboratorio c’è
l’attenzione a quelle che oggi vengono definite “life skills”: abilità,
competenze necessarie agli adolescenti per affrontare le sfide del “qui ed ora”.
Laboratorio 1 Stefania Sinigaglia e Francesco
Mazzarella
Genitori
& figli: la guerra dei mondi!
Nel laboratorio 1 si affronteranno i tanti aspetti che entrano in gioco
nella relazione genitori-figli in età adolescenziale. Due mondi apparentemente
distanti che per affrontare questa fase di vita in modo produttivo hanno
bisogno necessariamente l'uno dell'altro, per costruire quella “base sicura”
che apre al futuro i figli e contemporaneamente consente ai genitori di
procedere verso nuovi compiti di sviluppo coniugali e intergenerazionali.
L'incontro sarà occasione per confrontarci insieme circa le esperienze vissute
come Consulenti Familiari nel setting con gli adolescenti, le buone prassi ed
esplorare nuovi strumenti che possono aiutarci nel facilitare la comunicazione
e favorire l'instaurarsi di una relazione efficace.
LABORATORIO
2: Stefano Sancandi e Angela Sgambati
I
segnali della crescita: oddio un brufolo!
Tratterà
il tema dell’accettazione del proprio corpo da parte degli adolescenti, la
gestione delle emozioni.
LABORATORIO
3: Armando Angelucci e Susanna Lombardi
Chi
sono? Chi vorrei essere? Come arrivo a domani?
È incentrato sulla ricerca della propria
identità e quindi sullo sviluppo dell’autoconsapevolezza.
Nello specifico il laboratorio
attraverserà la problematica della definizione identitaria attraverso un
percorso che va, dalla legge intesa come riferimento normativo (alla quale gli
adolescenti dovrebbero fare riferimento nei loro comportamenti), verso la legge
come morale-famigliare e riferimento di ogni legge. La legge morale-famigliare
è l’insieme di norme che regola il funzionamento di ogni nucleo famigliare,
ovvero le regole che ogni famiglia si dà per funzionare. Le regole famigliari
sono il contenitore che permette ai ragazzi, che si affacciano alla vita
adolescenziale di definirsi nella loro identità di persone. Senza questo
contenitore lo sviluppo è difficile e disfunzionale.
LABORATORIO
4: Sabrina Marini e Sarah Hawker
3 metri
sopra il cielo!
Il
laboratorio 4 tratterà dell’importanza della fantasia, dell’immaginazione,
della creatività come possibilità per aiutare ad uscire dalle difficoltà e imparare
a ragionare fuori dagli schemi abituali, fuori dalla logica sequenziale,
consentendo di cambiare il punto di vista. Potremo condividere attraverso il
linguaggio analogico la possibilità di comunicare con l’adolescente attraverso
immagini, metafore, racconti.
Lo
faremo partendo proprio da noi, permettendoci di incontrare il nostro adolescente interiore, sperimentando
il valore della narrazione nella
conoscenza di sé.
“È nel giocare e soltanto mentre gioca che l’individuo, bambino o adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell’intera personalità, ed è solo nell'essere creativo che l’individuo scopre il sé.” (Donald
Woods Winnicott)
LABORATORIO
5: Mariapia Pagliuso e Sergio Martinenghi
Che
confusione ho in testa!!!
Vuole fornire
strumenti perché gli adolescenti possano sviluppare le abilità e capacità
relative al pensiero critico, alla capacità di saper prendere le decisioni
giuste. Si rifletterà sull’importanza, per gli adolescenti, del saper
riconoscere i momenti di difficoltà, tollerarli per poi cercare un modo per
superarli. In gruppo si cercherà di comprendere come si sviluppa, cresce e si
struttura la mente di un adolescente, e quanto questo percorso è caratterizzato
da presenze e assenze relazionali.
La presenza attenta e costante del
consulente può divenire una stella polare che aiuta l’adolescente a ritrovarsi
e a comprendersi nel suo cammino di crescita costellato da angoscia, paura e
rabbia di non farcela.
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