Notizie sull'Ente Nazionale di Unificazione



UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione - è un’associazione privata senza scopo di lucro fondata nel 1921 e riconosciuta dallo Stato e dall’Unione Europea, che studia, elabora, approva e pubblica le norme tecniche volontarie - le cosiddette “norme UNI” - in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario (tranne in quelli elettrico ed elettrotecnico). Le principali tipologie di soci UNI sono imprese, professionisti, associazioni, enti pubblici, centri di ricerca e istituti scolastici… UNI rappresenta l’Italia presso le organizzazioni di normazione europea (CEN) e mondiale (ISO).
Scopo dell’Ente è contribuire al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del Sistema Italia, fornendo gli strumenti di supporto all’innovazione tecnologica, alla competitività, alla promozione del commercio, alla protezione dei consumatori, alla tutela dell’ambiente, alla qualità dei prodotti e dei processi.
Le norme tecniche hanno anche un ruolo sociale: possono infatti colmare con riferimenti certi e condivisi i “vuoti” del sistema socioeconomico in aree prive di riferimenti ufficiali, facendo chiarezza e dando spazio ai diritti e ai doveri, a garanzia di tutti.
 Le norme  UNI
Le norme UNI sono documenti che definiscono lo stato dell’arte di prodotti, processi e servizi, specificano cioè “come fare bene le cose” garantendo sicurezza, rispetto per gli utenti e prestazioni certe.
Sono documenti elaborati consensualmente dai rappresentanti di tutte le parti interessate mediante un processo di autoregolamentazione trasparente e democratico, e -pur essendo di applicazione volontaria- forniscono agli operatori riferimenti certi, anche di rilevanza contrattuale.
Chi fa le norme
L’attività di normazione viene svolta a livello nazionale da una struttura multilivello composta da circa 1.100 organi tecnici (commissioni, sottocommissioni, gruppi di lavoro) e da alcune organizzazioni esterne indipendenti (gli Enti Federati), sotto la supervisione e secondo le direttive della Commissione Centrale Tecnica. UNI è presente con rappresentanti di elevata competenza in numerosissimi organi tecnici CEN e ISO, e detiene la segreteria e/o la presidenza di circa 220 di essi in settori di importanza strategica per il Made in Italy,
Super partes
 La natura di organizzazione aperta e super partes è confermata – oltre che dall’ampia e variegata rappresentanza negli organi tecnici - dalla composizione degli organi direttivi: nel Consiglio Direttivo sono presenti di diritto i rappresentanti di tutti i ministeri interessati all’attività di normazione, i rappresentanti del CNR e delle Ferrovie dello Stato, i rappresentanti della Commissione Centrale Tecnica, il Presidente del Comitato Elettrotecnico Italiano, i Presidenti degli Enti Federati, i rappresentanti dei Soci che sostengono la normazione in modo particolarmente significativo (attualmente Confindustria e INAIL) e la componente elettiva.
Cosa è una norma UNI
Semplicemente un documento che dice "come fare bene le cose", garantendo sicurezza, rispetto per l'ambiente e prestazioni certe.
Secondo il Regolamento UE 1025 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sulla normazione europea, per “norma” si intende:
"una specifica tecnica, adottata da un organismo di normazione riconosciuto, per applicazione ripetuta o continua, alla quale non è obbligatorio conformarsi”.
Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di qualità, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o di un  servizio, secondo lo stato dell'arte e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo.
 Le caratteristiche peculiari delle norme tecniche sono:
·       consensualità: deve essere approvata con il consenso di coloro che hanno partecipato ai lavori;
·       democraticità: tutte le parti economico/sociali interessate possono partecipare ai lavori e, soprattutto, chiunque è messo in grado di formulare osservazioni nell'iter che precede l'approvazione finale;
·       trasparenza: UNI segnala le tappe fondamentali dell'iter di approvazione di un progetto di norma, tenendo il progetto stesso a disposizione degli interessati;
·       volontarietà: le norme sono un riferimento che le parti interessate si impongono spontaneamente.
Perché partecipare
L'UNI è un punto di incontro tra i diversi attori del sistema socio-economico: imprese, professionisti, università e mondo della ricerca, Pubblica Amministrazione centrale e locale, consumatori, lavoratori e società civile.
Partecipare vuol dire appartenere ad un sistema di interrelazioni tra i diversi stakeholders che permette di:
·       essere parte attiva del processo democratico di elaborazione delle norme tecniche, influendo sui loro contenuti e facendo valere le proprie esigenze;
·       essere aggiornati sullo stato dell'arte dei prodotti, dei servizi e dei processi;
·       conoscere in tempo utile le "regole del gioco", anticipando i futuri sviluppi tecnologici e normativi;
·       migliorare la comunicazione, facilitando la stipulazione dei contratti e ottimizzando il rapporto clienti/fornitori;
·       ridurre i costi della ricerca ed i rischi ad essa connessi, confrontando con gli altri partecipanti la propria esperienza e conoscenza.
 Partecipare all'attività di normazione vuol dire collaborare alla definizione dei contenuti delle norme tecniche, che sono "soluzioni" e strumenti di autoregolamentazione del mercato. Elaborate consensualmente da esperti rappresentanti di tutte le parti interessate – produttori, utilizzatori, professionisti, commercianti, Pubblica Amministrazione, consumatori e lavoratori - le norme sono una risposta alle esigenze del mercato e partecipare all'attività di normazione significa fare le regole del proprio settore anziché subirle!
NORMAZIONE UNI E PROFESSIONI NON REGOLAMENTATE
A livello europeo, già dal 1983 l'Unione Europa ha regolamentato l'ambito tecnico allo scopo di evitare il crearsi di barriere alla libera circolazione delle merci, ma anche dei capitali e delle persone.
Le successive modifiche ed integrazioni hanno portato all’attuale definizione di “norma” di cui all’articolo 2 del Regolamento UE 1025/2012 sulla normazione europea:
"una specifica tecnica, adottata da un organismo di normazione riconosciuto, per applicazione ripetuta o continua, alla quale non è obbligatorio conformarsi.
Nel 2000, la strategia di Lisbona dell'Unione Europea ha inoltre rafforzato la necessità di creare nuovi mercati del lavoro, aperti e accessibili a tutti. In quest'ambito la Direttiva 2005/36/EC sul riconoscimento delle qualifiche professionali, recepita in Italia con D. Lgs. n. 206/2007, definisce con chiarezza cosa sono le qualifiche, il titolo di formazione e gli attestati di competenza.
Il 13 agosto 2008 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i Regolamenti e le Decisioni che costituiscono il nuovo inquadramento comunitario in materia di libera circolazione di beni e servizi. Il Regolamento n. 765/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio tratta la materia della sorveglianza del mercato dell'accreditamento degli Organismi di valutazione della conformità e fornisce un quadro per la vigilanza del mercato (dei prodotti) per garantire che essi soddisfino requisiti che offrano un grado elevato di protezione di interessi pubblici. In particolare, il Regolamento definisce la valutazione della conformità, quale procedura atta a dimostrare se le prescrizioni specifiche relative a un prodotto, a un processo, a un servizio, a un sistema, a una persona o a un Organismo siano state rispettate.
A livello nazionale, la Legge 4 del 14 gennaio 2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” dà piena applicazione al principio di sinergia tra legislazione e normazione tecnica, che da sempre è considerato un elemento fondamentale di sviluppo. In particolare l’articolo 6 “Autoregolamentazione volontaria”, pur non rendendo obbligatorio il rispetto delle norme UNI, definisce quei principi e criteri generali che disciplinano l’esercizio autoregolamentato dell’attività professionale che la norma tecnica di fatto garantisce. Così la conformità alle norme tecniche (di cui tratta l’articolo 9 “Certificazione di conformità a norme tecniche UNI”) diventa un fattore importante, come altrettanto determinante diventa quindi la partecipazione ai lavori degli organi tecnici UNI.
Perché associarsi
Le norme tecniche contribuiscono al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del Sistema Italia, in quanto strumenti di supporto all’innovazione tecnologica, alla competitività, alla promozione del commercio, alla protezione dei consumatori, alla tutela dell’ambiente, alla qualità dei prodotti e dei processi.  Per partecipare all’attività di normazione - che si basa sulle regole del consenso, della democrazia, della trasparenza e dell’adesione volontaria – è sufficiente essere Socio UNI.
Essere Socio UNI significa usufruire di significativi vantaggi:
  • contribuire all’elaborazione delle norme UNI, diventando membro delle Commissioni tecniche;
  • ricevere la rivista "U&C – Unificazione e Certificazione" organo ufficiale dell'UNI ed essere regolarmente informato sulle attività e sulle novità del mondo della normazione, con la newsletter "UNInotizie";
  • partecipare all’Assemblea e agli incontri per la presentazione e discussione delle tendenze e delle strategie dell’attività di normazione;
  • partecipare ad eventi di presentazione in anteprima delle norme di interesse generale e che hanno un particolare impatto sulle imprese;
  • avere diritto a particolari opportunità commerciali su norme, prodotti e servizi UNI.
Tutti possono diventare Soci dell'UNI: imprese, enti pubblici e privati, università e istituti scolastici di primo e secondo grado, multinazionali, rappresentati dei consumatori, ONG ambientali e persone fisiche

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