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LABORATORIO 1- CONFINI & PERMESSI (sala con 30 posti)
Conduttrici: Stefania Sinigaglia e Annunziata Aldi
I confini proteggono le nostre
relazioni e dunque la nostra salute emotiva e fisica, essi permettono di esprimere con fiducia chi siamo
e che cosa vogliamo, ma soprattutto cosa
“non vogliamo”. In breve, porre confini aiuta a dare voce alla nostra identità
e vivere la vita in consapevolezza e nel
modo in cui si desidera effettivamente viverla. Il
setting di Consulenza familiare con le sue regole e la sua metodologia specifica , offre la possibilità di
sperimentare quel senso di contenimento e di protezione necessari a far
emergere consapevolmente il “sano”
bisogno di porre confini; al contempo esso è luogo privilegiato per promuovere
empowerment accompagnando a divenire consapevoli delle personali risorse e
pronti a concedersi permessi e uscire dalla confort zone. Così per i genitori
porre limiti e confini coerenti significa permette ai figli di allontanarsi e
sperimentarsi, accrescendo fiducia e autostima, mantenendo contemporaneamente ben
saldo il senso di appartenenza, protezione e sicurezza. Confini chiari e solidi tutelano da
indebite interferenze, tenendo presente che
un certo grado di flessibilità è necessario per permettere un
riassestamento man mano che le
situazioni cambiano.
Nel laboratorio condivideremo
riflessioni, esperienze e strumenti utilizzati nella pratica professionale con
i genitori. Il focus sarà posto su come il Consulente Familiare, attraverso un
ascolto che è presenza che accompagna, funge da bacino di contenimento accogliente
che valorizza e responsabilizza favorendo
la Pro-mozione delle competenze
genitoriali. Mediante l’analisi di un caso lavoreremo sugli interventi più
idonei a dare vita ad una risignificazione ed elaborazione
delle difficoltà, favorendo così l’acquisizione di nuove e più funzionali visuali.
LABORATORIO 2 - CONFLITTI &
NEGOZIAZIONE (sala con 30 posti)
Conduttrici: Ivana De Leonardis e
Sabrina Marini
Nella relazione genitori-figli il conflitto non è solo
l’evento in cui emergono delle divergenze (di pensiero, emotive e più in
generale generazionali), ma può anche essere, per il figlio, l’occasione e lo
strumento attraverso cui emanciparsi dal genitore e costruire la propria
identità.
Il conflitto è un fenomeno complesso che presuppone la
capacità di accettare l’alterità, ossia la presenza di fronte a me di qualcuno
differente da me.
Per i genitori è anche l’occasione per conoscere meglio se
stessi, perché si tratta di comprendere che “quello che vedi dipende dal tuo
punto di vista. Per vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di
vista.” (M. Sclavi, “Arte di ascoltare
mondi possibili”).
Il
laboratorio vuole offrire una panoramica sui diversi elementi che compongono un
conflitto e fornire strumenti utilizzabili in consulenza per rafforzare nei
genitori la capacità di contenere lo stress, governare gli impulsi, tollerare
le frustrazioni nella conflittualità con i propri figli e consentire così un
migliore adattamento agli eventi e la messa in atto di una comunicazione più
efficace.
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LABORATORIO 3 - EMOZIONI & POTERE (sala con 30 posti)
Conduttori: Stefano Sancandi e
Susanna Lombardi
Riconoscere il diritto di tutti alla propria libertà, nel rispetto dei ruoli, delle capacità, delle responsabilità.
Sviluppare il potere inteso come assertività, capacità di esprimere i propri bisogni e i propri diritti, le proprie sensazioni positive o negative, senza violare i diritti ed i limiti altrui. Anzi, nel ruolo genitoriale, per meglio accompagnare la crescita nella libertà dei propri figli.
Il potere, infatti, è anche sicurezza delle scelte che il genitore compie per crescere i propri figli. Scelte a volte difficili, emotivamente coinvolgenti, ma sempre responsabili.
Proporremo un esercizio utilizzando la scala dei bisogni di Maslow per favorire la riflessione. Su quali bisogni soddisfatti/punti di forza (anche minimi ma reali) posso basarmi per la “costruzione” di una effettiva autostima? Come raggiungere una condizione di autostima in grado di produrre effetti e che mi consenta di assumere una posizione assertiva? Una posizione genitoriale dalla quale far valere la propria presenza, la propria volontà.
Per orientare correttamente l’azione in merito alla volontà,
rifletteremo sulla lezione di Bert Hellinger il quale sostiene che la nostra
volontà è buona se produce qualcosa
di buono, soprattutto per altri
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LABORATORIO 4 - PIACERE & DOVERE (sala con 30 posti)
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Conduttrici: Sarah Hawker e Cinzia Ascenzo
Dovere-Potere-Volere-Scegliere?
Come le
parole creano la nostra realtà. Aiutare la coppia genitoriale/il genitore a
riconoscere i propri schemi mentali, a comprendere come la realtà percepita può
essere costellata da obblighi e schemi mentali rigidi, da un proprio copione
educativo.
Ridare il
potere di agire permette di scegliere di vivere serenamente.
Questo
laboratorio si propone di aiutare la coppia genitoriale a riconoscere le
proprie rigidità e a confrontarsi con la possibilità ad aprirsi a nuovi comportamenti che potrebbero
favorire il lavoro genitoriale.: infatti la genitorialità si può intenderla come attitudine ai cambiamenti.
Essere genitori è un
compito difficile: partiamo da ciò che Winnicott, pediatra e psicoanalista,
disse negli anni '60 a proposito del mestiere di genitore
considerandolo come qualcosa che una coppia inizia per gioco accorgendosi solo
più tardi di quanto sia difficile. L'arrivo di un bambino
(naturale o adottivo) è profondamente trasformativo per i genitori.
Lo stesso
psicoanalista sosteneva che i bambini hanno bisogno di una madre sufficientemente buona
ma non troppo buona; quindi, possiamo riferirci anche a genitori
sufficientemente buoni, magari con una certa dose di
incapacità, incomprensione, ambivalenza.
L’inseguimento del modello del genitore perfetto,
perciò, non è solo inutile ma anche dannoso poiché porta la persona a sentirsi
obbligato a seguire schemi rigidi e non flessibili.
Infatti ogni genitore tende a confrontarsi dentro di sé con il
proprio genitore, con lo stile educativo che ha vissuto nella propria famiglia
d'origine e spesso tende a ripetere lo stesso copione.
L'arrivo di un figlio porta il genitore a identificarsi con le figure parentali
riproponendo i comportamenti genitoriali nonostante abbia pensato che non
avrebbe mai ripetuto gli stessi atteggiamenti genitoriali.
Ciascuno potrà confrontarsi con il proprio sé infantile che in
alcune persone riemergerà chiedendo una riparazione se si sente di aver subito
dei danni di una certa entità.
Ci sarà anche una parte esperienziale: lavoreremo insieme su un caso di
consulenza familiare di sostegno alla coppia genitoriale. Dopo l'introduzione
del caso, i consulenti saranno stimolati a proporre possibili strumenti di
lavoro per favorire il percorso ed eventuali interventi metodologici da
utilizzare per attivare le risorse della coppia. Metteremo a disposizione di
tutti la nostra esperienza consulenziale, gli strumenti che maggiormente
utilizziamo. Tutto questo ci aiuterà
a confrontarci sul nostro modo
di lavorare.
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LABORATORIO 5 - ORDINE & DISORDINE (sala con 20 posti)
Conduttori:
Sergio Pepe e Maddalena De Vivo
All'interno
di ogni sistema si ha un ordine, ad esempio di tipo gerarchico nel sistema
famiglia secondo la sequenza temporale dell'appartenenza. Es. la relazione di
coppia ha la precedenza sulla maternità/paternità. Pertanto, per un buon
funzionamento del sistema è fondamentale che l'ordine sia rispettato in quanto
i figli, ad esempio, non sono in grado di sostenere il peso del dolore e la
responsabilità di chi è più grande. Come scrive Bert Hellinger (in “Manuale per
la riuscita delle relazioni”), il principio dell’ordine serve per stabilire un
circolo virtuoso dell’amore: “chi è piccolo riceve, e non deve dare, finché è
piccolo; deve solo crescere e ricevere tutto l’amore possibile, per poter a sua
volta dare, una volta grande”. Nel laboratorio ci si confronterà sulle
esperienze professionali dei Colleghi in relazione alla tematica esplorata
e si analizzeranno insieme casi
affrontati in consulenza, ponendo il focus sulla metodologia utilizzata e
valorizzando gli eventuali strumenti risultati più funzionali.