E’ trascorso
un anno da quando è stata approvata la legge 4/2013 fortemente voluta dal CoLAP,
dall’AICCeF e da tante altre Associazioni professionali. Una norma che ha fatto
«voltare pagina» al sistema delle professioni associative e ha dato dignità e
riconoscimento a quelle attività professionali, di grande storia, lustro e
capacità, ma che non avevano una norma specifica di regolamentazione.
L’evento F.A.R.E. Professionisti, Formazione e
Attestazione per la ripresa dell’economia, che si è svolto all’Ateneo Pontificio
Regina Apostolorum di Roma, è stata una manifestazione partecipatissima e
seguitissima dalle cento e più Associazioni professionali che hanno partecipato,
sia con propri stands, tavoli e convegni sia con rappresentanti.

Un evento dove
professionisti provenienti da tutta Italia si sono ritrovati con l’obiettivo di
valutare proprio l’impatto della legge 4/2013 sul sistema normativo, economico,
finanziario e politico italiano dopo quasi un anno di vita, per avanzare le
nuove istanze politiche del CoLAP e dei suoi professionisti; valorizzare e
presentare i risultati raggiunti; offrire alla pubblica opinione un panorama
della grande compattezza, competenza e capacità che i professionisti
associativi hanno raggiunto.
L’aula magna
dell’Ateneo era gremita con posti in piedi e più di 400 persone presenti. La
tavola rotonda mattutina è stata condotta, con maestria e la solita punta
ironica, da Antonio Polito, editorialista del Corriere della Sera. Il quale,
rivolgendosi ai partecipanti, ha detto che ci vedeva migliorati, più
consapevoli dei propri diritti e del fatto di essere disciplinati da una legge
dello Stato, più numerosi ed entusiasti dello scorso anno, ma, haimè, più
impoveriti dagli effetti di una crisi che continua a mordere tutti i settori e
dell’economia e dei servizi, per la quale non molto si sta facendo per
allontanarla.
Emiliana
Alessandrucci, la dinamica e determinata Presidente del Colap, ha introdotto i
lavori, rappresentando la soddisfazione di tutto il Coordinamento per la
crescita della Associazioni aderenti, per la loro competenza e professionalità,
per gli importanti successi ottenuti con l’entrata in vigore della “nostra”
legge e per l’ultimo obiettivo raggiunto
con il blocco dell’aumento dell’aliquota previdenziale delle partite
Iva, a cui il Colap ha partecipato sostenendo l’emendamento al decreto del
Fare. "Noi professionisti, siamo dei privilegiati, scegliamo il nostro
lavoro - ha detto la presidente Alessandrucci - scegliamo il modo di
professarlo, scegliamo gli ambiti di intervento e di specializzazione.
Ma poi partecipo a convegni e a confronti politici, sindacali sul lavoro
e sento troppo spesso trattare l'autoimprenditoria come una scelta di
secondo ordine, obbligata o di precariato. Il valore economico è sempre
più generato da beni immateriali; il bene di produzione oggi è il
sapere, che diviene risorsa strategica, siamo nell'Europa della
conoscenza, che supera i confini nazionali e diviene un unico mercato. E
noi siamo i protagonisti di questo nuovo mercato in evoluzione, su di
noi si punta per competere, per crescere, per sostenere".
Ha precisato, inoltre, che la prima importante fatica che devono compiere le Associazioni professionali, se non lo hanno già fatto, è quello di definire con precisione il profilo professionale, stando attenti a non invadere il campo delle professioni ordinistiche, perché questo è vietato dalla legge.
Ha precisato, inoltre, che la prima importante fatica che devono compiere le Associazioni professionali, se non lo hanno già fatto, è quello di definire con precisione il profilo professionale, stando attenti a non invadere il campo delle professioni ordinistiche, perché questo è vietato dalla legge.
La parola
poi è passata agli ospiti della tavola rotonda: il presidente di UNI, l’Ente
Unico Italiano di certificazione (a cui l’AICCeF è iscritta), Pietro Torretta,
al Direttore generale di Accredia, l’Ente Certificatore unico, Filippo
Trifiletti, al Direttore generale del Ministero dello Sviluppo Economico,
Gianfrancesco Vecchio, competente alla vigilanza sulle Associazioni
professionali ed a formare l’elenco delle Associazioni che rilasciano
l’Attestazione di qualità.
Quest’ultimo,
in particolare, ha informato che l’istruttoria delle domande di inserimento
nell’Elenco sta procedendo, anche se non speditamente a causa della scarsità di
personale, e delle domande pervenute, il 30% è stata evasa con l’annotazione,
il 10% è stata respinte per carenza di requisiti, e il 60% è in corso di istruttoria.
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