SCRITTI E PENSIERI PER LA GIORNATA NAZIONALE DELLA CONSULENZA FAMILIARE DEL 22 MAGGIO 2021

 


Pubblichiamo gli scritti e i pensieri che ci sono pervenuti in occasione della Giornata Nazionale della Consulenza Familiare del 22 maggio 2021, dai colleghi Consulenti Familiari di tutt'Italia.



Sono grata all'esperienza della Consulenza perché mi ha fatto percepire, sentire, sperimentare e vivere  il  mio desiderio più  profondo  ed in questo mi fa essere libera

LOREDANA MAZZONE

 

La consulenza offre uno spazio protetto dove possiamo valorizzare la nostra autenticità

(GIOVANNA VISCO - COMUNIC@RTE - ROMA)

 

“Accogliere, ascoltare, entrare in relazione senza giudizio, fare spazio ascoltando i silenzi e anche le lacrime, fare un pezzo di strada assieme nella fiducia che ognuno con i suoi tempi può farcela, mettersi in gioco e aprirsi alla bellezza di nuovi schemi di pensiero.”

MARIELLA BARNABA

 

È il luogo prezioso dell'incontro quello che crea l'ascolto.

È il prendersi tempo per Stare.

È dedicare tempo e attenzione e cuore nel sentire una realtà narrata, quella dell’altro, il suo sentire,

e nell'accoglierne sorrisi e lacrime senza minimizzarli, senza giudicarne le smorfie,

le interpretazioni, i silenzi.

Ma aprendo lo sguardo, con cura, e donando riconoscimento. E tempo. E fiducia.

Una relazione come un nuovo abbraccio

SUSANNA TARSI GROSSETO

 

ORO

Nel buio,

con una lanterna accesa in mano

ti accompagno, in silenzio.

Soffio e la spengo,

dove tu non vuoi stare.

Mi sposto con te,

mi soffermo

dove tu mi chiedi,

lì respiro, al ritmo del tuo respiro.

Inspiro, entra aria di vita vissuta, mi scalda.

Espiro, esce melodia rispecchiata.

Ora, qui, con la lanterna accesa in mano,

in silenzio,

sento la luce nuova che arriva dalle crepe,

colmandole d'oro.

MONIA SCARPA  FAENZA

 

 

“vorrei spianare la ruga

che hai tra le sopracciglia

ma non c’è  lifting per una ferita del cuore

posso solo baciarla,

senza farti vedere la mia.”

 

Mei De Carli Indri , Gianna Cozzi , Stefania Masetto , Michela Gaiotto , Furini Sara , Sonia Pezzo , Maria Grazia Rocco , Laura Toneatti , Silvia Michieli , Valter Sarro , Anna Buranello , Nicola Nerozzi , Tarcisia Delrio , Anna Maria Salvagno , Gianni Minotto , Maria Luigia Pittalis , Roberta Firpo , Giannalisa Falcier  MESTRE


 Il cambiamento del bruco

Il mio cammino comincia con piccoli e timidi passi

Sono crisalide curiosa, tentennante, inconsapevole

Ma fiduciosa nella natura accogliente che mi guida

Con saggezza e con tenerezza

La saggezza mi insegna e mi ispira

La tenerezza apre il mio cuore

Un percorso verso dei cambiamenti

Da bruco, in crisalide, poi farfalla

Il mio guscio si apre

La mia mente si allarga

La mia consapevolezza cresce

Accetto che non tornerò bruco

La natura saggia e tenera adesso è in me

Lo sguardo accogliente adesso è il mio

Adesso farfalla, mi appoggio sulle tue mani

Insieme voleremo verso la consapevolezza

Che tutti noi possiamo cambiare

SARAH  HAWKER


Il Consulente Familiare, per come lo vivo io, è “camminare insieme al consultante per un pezzo di strada della vita di entrambi, Consulente e Consultante, 

è riuscire a stare in equilibrio insieme al cliente e a resistere insieme a lui/lei alle forze destabilizzanti

che possono minare il percorso della Vita, stare e/o camminare ….controvento...

Il titolo e il testo della canzone di Arisa “Controvento” che di seguito riporto traduce pienamente, secondo la mia esperienza di Consulente, il significato della Consulenza Familiare.

LOREDANA GUARINO

CONTROVENTO  di G.Anastasi

Io non credo nei miracoli,

meglio che ti liberi meglio che ti guardi dentro

Questa vita lascia i lividi questa mette i brividi

certe volte è più un combattimento

C'è quel vuoto che non sai,

che poi non dici mai,

che brucia nelle vene come se

il mondo è contro te e tu non sai il perché,

lo so me lo ricordo bene

lo sono qui

Per ascoltare un sogno

Non parlerò se non ne avrai bisogno

Ma ci sarò

Perché così mi sento

Accanto a te viaggiando controvento

Risolverò magari poco o niente

Ma ci sarò

E questo è l'importante …

 

Il desiderio di mantenere un contatto speciale oltre le parole.

La volontà di non farsi fagocitare da un tempo che toglie tempo ..

L'impegno di donarsi in attenzioni che l'altro sente primarie e ci esprime in bisogni.

La necessaria comunicazione per non abbandonarsi all'amarezza di un'inutile incomprensione.

Il coraggio di superare i propri limiti e saper fare un passo indietro oppure avanti, purché verso l'altro... Godere della stessa felicità di incontro.

La meraviglia negli occhi dell'altro che ci rende vivi e con senso "compiuto".

Quello che so fare mi riesce bene, è quello in cui arranco che mi richiede riflessione, accoglienza e impegno. Non mi difendo, perché non sono attaccata ne offesa. Forse ho solo ricevuto una richiesta di attenzione e di aiuto.

La cura nelle parole da scegliere e la stessa per quelle da evitare.

Non accontentarsi perché si conosce l'eccellenza.

LAURA MANCINI

 

 

La casa al centro .

Sono nata in via Giordano Bruno

ho abitato in via Perugia

un pezzetto di cielo

tra piazza Murialdo

e il banco di piazza duomo.

Un cielo grande nella cella del carcere,

di fronte a quella di Di Vittorio.

Ho ballato tante danze

ho gioito dei sorrisi del mondo

ho pianto per strada di ritorno dall’ospedale.

Ho ascoltato lo stridore della solitudine.

In silenzio.

Ho imparato a godere della sua quiete

e di due righe stampate altrove

che sapevano di primavera.

Sono stata senza fissa dimora

inseguendo ora l’uno

ora l’altra.

La casa più bella?

Al centro,

di me stessa

ed un cartello con su scritto:

“lavori in corso”.

SELENE COCCIA  LUCERA

 

È con grande emozione che ho inviato all'A.I.C.C.eF il primo numero de <Il Consulente Familiare>, anno 1990,  prodotto in ciclostile  (quindi, pochissime copie).

Sono la più vecchia lettrice (e la lettrice più vecchia?..)

Mi sono nutrita per più di 30 anni degli articoli della Rivista, delle Giornate di studio e dei Seminari dell'Associazione, come strumento fondamentale insieme al supporto dell'equipe del Consultorio, al sostegno spirituale del M.E.I.C.(Movimento ecclesiale di impegno culturale, di cui faccio parte da 50 anni) e alla mia fantasia e creatività per il mio lavoro di Consulente familiare e per la mia identità professionale, profondamente legati al mio essere, prima figlia e sorella, e poi zia, moglie (dal 1968), madre (4 figli) e infine nonna (2 nipoti).

Ora, alla sera della vita, lascio la mia attività seppur sempre disponibile per la grande e bella famiglia del Consultorio Pasquale Raffa (fondato nel 1967) nel quale ho operato per più di 40 anni.

Sento di essere grata con tutto il cuore al Signore, per avere vissuto in pienezza, nonostante i miei limiti e le mie fragilità, questa esperienza professionale,  attraverso la quale, ho 'toccato' intensamente la mia vocazione.

Ricordo con riconoscenza Don Liggeri, Padre Cupia, l'indimenticabile e cara Graziella Frera, Giovanna Bartholini, Vittoria Pezzi, Raffaello Rossi, Rita Roberto e tutti coloro che si sono succeduti in una proficua collaborazione per l'Associazione e la Rivista, vi unisco tutti in un grande abbraccio

GIOVANNA GUARNA MACRINA,  LUCERA

 

GRATITUDINE è quello che ho sperimentato nel percorso consulenziale con una coppia. Quello che portavano era una relazione ferita, che viveva un momento di criticità per una serie di dinamiche che si erano innescate nel loro rapporto. Da entrambe le parti la paura di perdere il proprio partner e dall’altra la confusione di non sapere quale strada percorre per ri-trovarsi. Il raccontare il proprio vissuto e sapere di essere ascoltati è stata la chiave che li ha poi portati a confrontarsi, guardandosi negli occhi e manifestare ognuno i propri bisogni. Mi sono sentita arricchita perché mi hanno donato le loro fragilità con sincerità. Hanno esplorato le loro zone d’ombra, dando voce al loro dolore e attraversandolo. Hanno iniziato a prendersi cura dei propri bisogni e a quelli dell’altro. Nell’ultimo colloquio mi hanno detto che erano consapevoli che il cammino sarebbe stato impegnativo ma che avevano scoperto di volersi prendere cura della loro relazione mettendo in campo le proprie risorse. Il giorno che ci siamo salutati mi hanno consegnato un biglietto con scritte queste parole:

“A volte occorre attraversare l’inferno per vedere la luce……..Grazie per averci accompagnato nel nostro dolore”

FERNANDA SPADA, GUIDONIA


 Una metafora

"Come descriveresti il tuo problema attraverso una immagine?"
"Come una montagna, alta, ripida e nera.... però con la punta arrotondata..."

“E cosa significa la punta arrotondata?"
"Che non è impossibile da scalare!"

RITA

Una frase:

“Il contributo e la vicinanza del gruppo équipe scaldano il cuore” 

MARINELLA

 Libere associazioni

Ascolto…Quante sfumature si nascondono in un pianto silenzioso! Dolore per quella vicinanza mancata! Rimpianto per un’occasione perduta! Rabbia per un’intimità violata! Gioia per una carezza a lungo attesa! 

CLARA

 La Consulenza Familiare…arte dell’ascolto variopinto…. offre il tempo presente come dono per camminare nella bellezza…ed  essere completamente se stessi in ogni momento della vita…

SILVANA

 

10 HAIKU PER IL CONSULENTE FAMILIARE

1 Fiori  di maggio

Divano variopinto

Ci ascoltiamo.

2 Capelli al vento

Ci sediamo di fronte.

Voce d’amica.

3 Sguardo fiorito

Sento la tua presenza.

È un incontro.

4 Rondini in cielo

Disegno mai finito

Vita d’intrecci.

5 Ascolto attento

Ora e qui, primavera.

Punto infinito

6 Parlami di te

Mentre la luna piena

Avvolge il cielo

7 Piove silenzio

Accogli ogni goccia

Ecco il contatto.

8 Il temporale

Alla giusta distanza

Non fa paura.

9 Coltivi in cuore

Un prato d’emozioni

Senza saperlo

10 Lieve la sera

sopra i nostri computers

scende anche on line.

RENATA


ACROSTICO

 C       caldi-morbidi da donare

 O      orecchio che sa ascoltare

 N      nubi oscure da allontanare

 S      sostegno da far trovare

 U      universo interiore da far scoprire

 L       lacrime da lasciar versare

 E      empatia da realizzare

 N      nebbie fitte da diradare

 T      tenerezza da far sentire

 E      energia da alimentare

I CONSULENTI DELL’AGAPE DI TREBISACCE

 

   “Nulla cambia, se io cambio, tutto cambia”.

Coloro che cercano aiuto e coloro che offrono aiuto hanno i medesimi bisogni, al vertice dei quali sta il bisogno primario di essere capiti e di capire, bisogno che,  paradossalmente parlando, viene saziato e soddisfatto, nel qui ed ora, preferibilmente percorrendo la via affettiva, che è quella via dove il cuore confina con l’anima e dove capire e amare danzano insieme all’eterno ritmo dell’armonia silenziosa degli spazi infiniti.

 UNA POSSIBILE VIA DEL CAMBIO

Per anni sono stato un nevrotico.

Ero ansioso, depresso ed egoista.

E tutti continuavano a dirmi di cambiare.

E tutti continuavano a dirmi quanto fossi nevrotico.

Ed io mi risentivo con loro ed ero d’accordo con loro,

e volevo cambiare, ma non ci riuscivo,

per quanto mi sforzassi.

Ciò che mi faceva più male era che anche

Il mio migliore amico continuava a dirmi

quanto fossi nevrotico.

Anche lui continuava a insistere che cambiassi.

Ed io ero d’accordo con lui

e non riuscivo ad avercela con lui.

E mi sentivo così impotente e intrappolato.

Poi un giorno mi disse: “Non cambiare, rimani

come sei, non importa se cambi o no. Io ti amo

così come sei; non posso fare a meno di amarti”.

Quelle parole suonarono come una musica

per le mie orecchie… “Non cambiare, non cambiare,

non cambiare, ti amo”.

E mi rilassai, mi sentii vivo.

E, meraviglia delle meraviglie, cambiai!

GIGI AVANTI,   ROMA









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